Read, watch, listen: i nostri consigli per l'estate
In vacanza siamo più riposati e concentrati, e spesso meglio disposti ad approfondire quel che più ci piace. Se vi appassiona l’editoria, ecco qui una lista di titoli – libri, podcast, film, siti web – che i nostri docenti ci consigliano di leggere/ascoltare/guardare/esplorare per osservare il mondo dell’editoria con uno sguardo più attento e preparato. In molti casi un consiglio ne suggerisce altri.
Le icone vi indicano subito di che si tratta:
📖 un libro
📚 una scelta tra più libri
🎧 un podcast
🎥 un film
💻 un sito web
📖 L’impronta dell’editore, Roberto Calasso, Adelphi
Libro di piccole dimensioni ma importante, per l’idea di editoria che propone e illustra (anche attraverso la storia della casa editrice Adelphi). Un’editoria centrata sull’idea di «libro unico», ovvero «quello dove subito si riconosce che all’autore è accaduto qualcosa e quel qualcosa ha finito per depositarsi in uno scritto».
Alessandro Gazoia
📖 Farsi un libro, Bandinelli, Lussu e Iacobelli
Nel sottotitolo Propedeutica dell’autoproduzione: orientamenti e spunti per un’impresa consapevole. O per una serena rinuncia c’è la mia motivazione: ei fu uno di quei libri che mi hanno aiutato a capire che volevo assolutamente e serenamente approfondire per costruire la mia professione.
Valeria Veneruso
📚 Letterati editori, Alberto Cadioli, Il Saggiatore
Il mio primo consiglio di lettura è il libro di Alberto Cadioli in cui, attraverso l’operato di scrittori, critici e uomini di lettere (da Papini e Prezzolini a Vittorini, Calvino, Debenedetti) viene ricostruita la storia dell’editoria italiana nell’ultimo secolo e il ruolo attivo di alcuni intellettuali. A questo titolo, affiancherei tre libri sul mestiere dell’editore in cui è documentato il lavoro di Giacomo Debenedetti, Leonardo Sciascia e Italo Calvino: Preludi. Le note editoriali alla “Biblioteca delle Silerchie”, Sellerio; Leonardo Sciascia scrittore editore ovvero La felicità di far libri a cura di Salvatore Silvano Nigro, Sellerio; I libri degli altri. Lettere: 1947-1981, Einaudi. Per concludere, la storia delle principali collane dell’editoria italiana di Gian Carlo Ferretti e Giulia Iannuzzi, Storie di uomini e libri. L’editoria letteraria italiana attraverso le sue collane, minimum fax.
Ho esagerato?
Fabio Stassi
📖 Pensare i libri, Luisa Mangoni, Bollati Boringhieri
Quando frequentavo il corso di editoria grazie al quale ho poi iniziato a lavorare in questo strano e bellissimo settore, un libro mi esaltò come se stessi leggendo le gesta di supereroi: Pensare i libri di Luisa Mangoni, una storia della casa editrice Einaudi attraverso i libri, le collane e, soprattutto, le persone, ma anche la storia del nostro paese, negli anni cruciali del fascismo e del dopoguerra.
Chiara Rea
📚 Bassotuba non c’è, Paolo Nori, Einaudi
Se vi siete imbarcati in una vita di stenti e editoria difficilmente altri libri vi prepareranno meglio di Bassotuba non c’è di Paolo Nori, con il povero Learco Ferrari che alla soglia dei 35 anni ancora si barcamena tra il lavoro di magazziniere e quello di traduttore dal russo, reduce da delusioni amorose e professionali in serie.
Prima di scoprire la vita grama dell’editoriale però, chi scrive si era lasciato suggestionare da I sei giorni del condor di James Grady (BUR): lì aveva scoperto che si poteva campare leggendo libri. Bastava solo ricordarsi di scendere a prendere i panini al momento giusto, prima che qualcuno salisse a sterminare l’intero ufficio.
In caso aveste altre ambizioni rispetto al precariato esistenzial-emiliano o a essere inseguiti da killer spietati, il suggerimento è di riconsiderarle con La casa Russia di John Le Carré (Feltrinelli), in cui l’editore coi buffi nonché sassofonista jazz a tempo perso e etilista di gusto, il britannico Barley Blair (nel film un sornionissimo Sean Connery), si ritrova al centro di un intrigo internazionale perché ha un manoscritto che cambierà le sorti dell’umanità. Fantascienza, in pratica.
Stefano Friani
🎧 Mis(S)Conosciute, Morelli, Schito e Scognamiglio
Mis(S)Conosciute è un podcast ideato, scritto e detto da Giulia Morelli, Maria Lucia Schito e Silvia Scognamiglio che vuole far scoprire le autrici degli ultimi sessant’anni che meriterebbero di trovare molti più lettori e molte più lettrici. Ogni puntata ricostruisce in modo approfondito e appassionato vita e opere di, tra le altre, Sarah Kane, Fabrizia Ramondino, Ingeborg Bachman. Ascoltarlo è un bel modo per immergersi in mondi che viene subito voglia di conoscere meglio.
Valentina Aversano
📖 Pazzi scatenati, Federico Di Vita, Tic Edizioni
Si dice che secondo le leggi fisiche il calabrone non potrebbe volare, ma lui non conosce la fisica e vola comunque. Con l’editoria funziona più o meno allo stesso modo: nessun modello economico al mondo potrebbe mai giustificare la sopravvivenza del sistema editoriale italiano, eppure in qualche modo il sistema riesce a stare in piedi lo stesso. Librerie indipendenti e catene, fiere, riviste, mass-market e nicchie, ambizioni idealistiche e guerre tra poveri, usi e abusi, Pazzi scatenati di Federico Di Vita fornisce ancora oggi un’ottima bussola per capire funzionamento, derive e storture di un settore che di bussole avrebbe un gran bisogno.
Luca Pantarotto
📖 Sostiene Pereira, Antonio Tabucchi
Pereira passò la notte a finire di tradurre e di ridurre Honorine di Balzac, sostiene. Fu una traduzione impegnativa ma risultò abbastanza scorrevole, secondo la sua opinione.
Per me vale assolutamente la pena leggere questo romanzo. Il libro è uscito oltre venticinque anni fa, io purtroppo l’ho letto solo da poco e per caso, catturata dalla lenta, inesorabile metamorfosi di questo eroe pingue e solitario. L’appartato curatore della pagina culturale di un giornale allineato con il regime salazarista lo sabota – anche – con le sue traduzioni-ordigno. C’è di mezzo una “confederazione delle anime”. Non dico altro.
Cristiana Mennella
📖 Pseudo, Romain Gary, Neri Pozza
Pubblicato all’epoca con lo pseudonimo di Émile Ajar – il giovane e brillante autore fresco di Goncourt in cui i critici francesi, i colleghi scrittori e il mondo editoriale credevano di aver riconosciuto un nipote dell’ormai irrilevante Romain Gary – Pseudo è la storia di un nome che non esiste e che non è mai stato più reale, l’apice della beffa e dell’auto-narrazione (e invenzione) che Gary, da un certo momento nella sua vita o forse da sempre, ha deciso di compiere nei confronti di se stesso.
L’enigma dell’identità viene (s)mascherato a perfezione e nel modo che gli è più congeniale: spingendo la finzione all’estremo, perché «le sole risposte possibili sono le domande» ed è solo fingendo che ci si può azzardare a raccontare la verità.
Marco Nardini
🎧 Off the record, Flavia Gentili e Paolo Girella, Emons
Off the record è un podcast dedicato al “dietro le quinte” di alcuni tra gli audiolibri più belli nel panorama editoriale italiano. Flavia Gentili e Paolo Girella, i registi, ci rivelano cosa accade quando una grande voce incontra un grande testo. Ma sono gli attori, i veri protagonisti, perché ci svelano le emozioni che li hanno accompagnati durante le registrazioni. Le prime due puntate sono dedicate a Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov letto da Paolo Pierobon e L’uomo che guardava passare i treni di Georges Simenon letto da Tommaso Ragno. Un ascolto appassionante anche per chi non ha mai sentito un audiolibro perché rappresenta un micro viaggio nelle parole di grandi romanzi che tutti abbiamo nel cuore.
Il podcast è gratuito e si può ascoltare qui.
Carla Fiorentino
📖 La stella del vespro, Colette, Del Vecchio
Dopo una vita passata oltre il consueto e il consentito, Colette si racconta dal letto in cui la malattia che “l’ha plasmata” la costringe a trascorrere giornate che si succedono “in debito con la primavera”. A farle compagnia ci sono profili e ricordi di donne e uomini di ogni grado e ruolo, a testimoniare la voce che Julia Kristeva ha definito capace di dire l’indicibile e nominare l’innominabile. Ma in quella camera da letto c’è soprattutto Colette stessa, circondata da tutte le incarnazioni che non si è mai negata e da quella scrittura che «è un disegno, spesso un ritratto, quasi sempre una rivelazione», per dimostrare che le stanze della solitudine non esistono quando si ha accanto la pienezza del tempo passato – un tempo che trova ancora le parole perché «si dice che tutto ricomincerà, tutto tranne ciò che reputiamo troppo bello, ciò che rimpiangiamo e ci vergogniamo di rimpiangere».
Vito di Battista
📚 Variazioni sulla scrittura seguite da Il piacere del testo, Roland Barthes, Einaudi
💻 Frizzifrizzi
Delle riflessioni irrinunciabili per tornare alla radice del motivo per cui amiamo i libri: il piacere della parola scritta e letta.
«Da una parte e dall’altra, la scrittura-lettura si dilata all’infinito, impegna l’uomo nella sua interezza, corpo e storia; è un atto panico, del quale la sola definizione certa è che non potrà fermarsi da nessuna parte».
Aggiungerei anche Metafisica del redattore di Ilario Bertoletti, Edizioni ETS. Un libricino piccolo e prezioso, anche perché mi ricorda com’ero e cosa sognavo quindici anni fa, quando mi affacciavo al mondo editoriale.
E poi c’è la sezione dedicata all’editoria del magazine Frizzifrizzi, una miniera di idee per chi vuole pensare un nuovo progetto editoriale.
Barbara Bernardini
🎥 L’ultima minaccia, di Richard Brooks con Humprey Bogart
Il film con Humprey Bogart da cui è tratta la celebre battuta «È la stampa, bellezza!» (in inglese suona meglio) si ispira alla figura di Joseph Pulitzer e celebra il suo modello di giornalismo, inteso come vocazione eroica in cui il racconto dei fatti non è distorto per inseguire le vendite o per proteggere i potenti pronti a elargire minacce o mazzette, ma ha lo scopo di far riflettere l’opinione pubblica e cambiare le cose. Visto che anche la letteratura dovrebbe puntare a qualcosa di simile, è un classico che ispira grande passione ed entusiasmo a chiunque desideri lavorare nel mondo della cultura. E anche a chiunque ci lavora da tempo e vuole ricordarsi perché.
Mara Famularo
BONUS TRACK: L’immagine di copertina è di Rose Wong per la TED’s summer culture list di quest’anno: sono ben 114 consigli read-watch-listen!