Le parole dello scouting letterario

Glossario dell'editoria
Le parole dello scouting

Il nostro glossario dell’editoria, dopo aver seguito tutte le fasi e i mestieri del lavoro sui libri, ritorna alla partenza: a quando un editor incontra un testo adatto alla collana, e alla casa editrice, di cui si occupa.
A suggerire le parole dello scouting letterario, della valutazione di un manoscritto e della ricerca del testo giusto, è Alessandro Gazoia, editor a minimum fax e 66thand2nd.
Di scouting parleremo nel modulo Editing | Scouting, valutazione del testo e schede di lettura, con Luca Briasco e Valeria Veneruso, che inaugurerà la nuova edizione del percorso di formazione in editoria.

Apertura: aprirsi al testo, ascoltarlo sul serio e dargli sempre una possibilità.

Contesto: c’è differenza tra scoprire Sebald e scoprire un epigono di Sebald, senza rendersi conto che è tale. Questo non significa che un bravo epigono non meriti la pubblicazione; significa invece che un lettore, scout, editor deve conoscere i testi e i contesti in cui si muove, la «tradizione», il «campo letterario».

Prospettiva: intuire nella forma presente del testo quello che il testo potrebbe diventare (cosa spesso diversa da «quello che vorremmo il testo diventasse»).

Spaesamento: leggiamo un testo e questo ci disorienta, ci spiazza, magari ci infastidisce; bene quello è il momento non di posare il manoscritto ma di leggere con attenzione ancora più grande. Il nostro spaesamento potrebbe nascere da un’opera mediocre e confusa o da un testo che è «più avanti» di noi e ci aspetta\porta in un territorio che non conosciamo.

Stile, voce, personalità… La lista dei termini imprecisi potrebbe continuare a lungo, e non riuscirebbe comunque a definire in pieno quella «unicità» di concezione, narrazione e scrittura che tutti gli scout sperano di trovare in un testo.

Qui trovate le altre parole del nostro glossario.

[Foto di Sonny Ravesteijn]

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