Consigli di lettura e buoni propositi per l'anno nuovo
Abbiamo chiesto a corsiste e corsisti di raccontarci i buoni propositi per il 2022 e i libri che li hanno ispirati, perché leggere apre la nostra immaginazione a un futuro possibile, e quale momento migliore per fare progetti se non l’inizio di un nuovo anno?
Speriamo che questi consigli possano portare nuove letture e nuovi sogni: è il nostro modo per dirti buone feste da minimum lab!
L’imperatore di Portugallia di Selma Lagerlöf, traduzione di Adamaria Terziani (Iperborea)
Il mio consiglio di lettura è questo capolavoro della letteratura svedese della scrittrice Premio Nobel Selma Lagerlöf. La vicenda, incentrata sull’amore tra padre e figlia, assume i tratti della leggenda. Tra paesaggi innevati, paesini sperduti, boschi fitti in cui si nascondono troll di montagna, premonizioni e un pizzico di magia, l’amore si svela in tutta la sua potenza tanto da diventare una forza costruttiva che riesce a vincere su tutto, persino sulla lontananza e sulla morte.
Ho scelto questo libro perché studio la lingua svedese da circa un anno e mezzo e spero di riuscire presto a propormi come traduttrice dallo svedese e, chissà, magari anche fare un bel viaggio in Svezia!
Lara Dalla Vecchia
Inventario di alcune cose perdute di Judith Schalansky, traduzione di Flavia Pantanella (nottetempo)
Dodici racconti bizzarri e avvincenti, ciascuno incentrato su una cosa che nel tempo l’umanità ha perso o dimenticato: una villa, un’isola, un film, una tigre, lo scheletro di un presunto unicorno e gran parte dei carmi di Saffo. Una sorta di moderno cabinet de curiosités, che ci invita a riflettere sul significato della storia e delle fonti, sulla memoria e sull’oblio.
Nel fare il bilancio dell’anno che sta per concludersi, ho inserito tra i buoni propositi quello di imparare ad accettare di aver perduto alcune cose, in modo da guardare al futuro con entusiasmo.
Livia Novello Paglianti
Il mondo alla fine del mondo di Luis Sepúlveda, traduzione di Ilide Carmignani (Guanda)
Buoni propositi per l’anno nuovo: impegnarsi attivamente per la salvaguardia del nostro pianeta e prestare maggiore attenzione al grido indignato della natura ferita. È quello che fanno con coraggio e sacrificio i protagonisti di questo racconto, occupati a contrastare la caccia alle balene nei mari australi. Un’avventura ai confini del mondo, in cui l’occhio da cronista di Sepúlveda si arricchisce di uno spirito letterario antico e ammaliatore, che ci spinge a meditare sul nostro rapporto con la madre Terra e cercare l’armonia con gli elementi.
Carmela Fabbricatore
La storia infinita di Michael Ende, traduzione di Amina Pandolfi (Tea)
Consiglio La storia infinita perché è un libro meraviglioso capace di far sognare e che con una grande avventura ci porta nell’immaginario di un bambino immerso nella lettura. E il mio proposito per il 2022 è proprio questo: tornare a guardare le storie e la vita con gli occhi meravigliati di un bambino.
Giorgia Simoncelli
Lingua madre di Maddalena Fingerle (Italo Svevo)
Uno dei libri più belli che ho letto quest’anno è Lingua madre di Maddalena Fingerle.
Sono fin da subito sprofondata nel mondo di Paolo Prescher e soprattutto nel suo universo magnifico delle parole, grazie al linguaggio vivo, crudo ma allo stesso tempo fluido di Maddalena. Ispirata dalla storia di Paolo, nel 2022 voglio dedicarmi ancora di più alle parole; scritte, parlate, pensate, immaginate, illustrate. Renderle limpide, pulite, rappresentative e accessibili a tutt* sarà uno dei miei impegni principali.
Hanna Suni
Tre gocce d’acqua di Valentina D’Urbano (Mondadori)
Sulle macerie di tre vite andate in frantumi D’Urbano costruisce una storia che, in un continuo alternarsi di passato e presente, emoziona e commuove. Con una scrittura magnetica ed evocativa l’autrice ci regala una vicenda dura e delicata a un tempo, da cui emerge in filigrana l’idea che lasciare liberi coloro che amiamo sia l’unico modo possibile per amarli davvero.
Il romanzo descrive, per forza di cose sinteticamente, la situazione degli ultimi anni nel nord e nord-est della Siria. Il mio buon proposito è quello di avere sempre più le attenne drizzate a captare tutto ciò che accade al di là del mio mondo e che meriterebbe una maggiore attenzione.
Anna Paola Caccavo
Yoga di Emmanuel Carrère, traduzione di Lorenza Di Lella e Francesca Scala (Adelphi)
Yoga doveva essere in origine un libro sullo yoga appunto, e la prima parte in un certo senso lo è, ma la vita scombina sempre i piani di Carrère e anche i miei. La definizione di disciplina si trasforma in una confessione, un grido, una richiesta d’aiuto. Mi è piaciuto molto il confronto tra l’attitudine dello scrittore e quella del meditante, che gli paiono opposte e incompatibili: lo scrittore deve fissare i propri pensieri, mentre chi medita deve lasciarli andare. Dostoevskij in opposizione al Dalai Lama.
Il mio proposito è imparare a non giudicare in alcun modo ciò che avviene dentro di me, accettare le polarità delle opposizioni, tenere insieme spirito e materia.
Dario Germani
Qui invece ci sono i libri sotto l’albero che abbiamo scelto a minimum fax: sono i titoli che vorremmo regalare o che vorremmo ci fossero regalati.
Buone letture, ci vediamo il prossimo anno!