In & Out: il bello e il brutto nel lavoro del direttore commerciale – parte seconda
Per rendere giustizia al ruolo, quasi sempre misconosciuto, del direttore commerciale, abbiamo pensato di dedicarvi ben due puntate di In&Out.
Oggi a raccontare il bello e il brutto di questo lavoro è Carla Fiorentino di Emons Edizioni.
Quello che aiuta tanto nel lavoro quotidiano sono tre cose:
Fantasia: La fantasia è fondamentale per inventarsi sempre nuovi modi di promuovere i libri e rinnovarsi di anno in anno in strategie promozionali sempre nuove e accattivanti.
Pazienza: Il direttore commerciale viene spesso consultato per dire la sua nelle questioni più disparate e per risolvere le problematiche più strambe, ha bisogno quindi di molta pazienza.
Ironia: L’ironia è la risposta a tutte le domande. Soprattutto a quelle di un direttore commerciale.
I nemici che costantemente bisogna affrontare, e che è necessario imparare a gestire sono invece:
Ansia: Nella vita editoriale di un direttore commerciale sono infinite le occasioni per cadere preda dell’ansia ma bisogna sempre mantenere nervi saldi e ricorrere all’ironia di cui sopra per sbarazzarsene.
Imprevisti: Gli imprevisti sono all’ordine del giorno nel processo di promozione e distribuzione di un libro, l’unica cosa da fare per non venirne schiacciati è essere sempre pronti a trasformarli in un vantaggio, ove possibile o a ridimensionarli quando non c’è altra via.
Rese: Le rese sono l’incubo del direttore commerciale. Purtroppo non c’è modo di evitarle, col tempo e l’esperienza si può solo imparare a dosare le tirature in modo che le rese non si trasformino in una valanga.
Carla Fiorentino è, insieme con Maria Claudia Ferrari Bellisario, la docente del corso di commerciale dedicato alla filiera distributiva e al marketing operativo. In foto c’è la sua postazione di lavoro casalinga, baciata dal sole.
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