Perché pubblicare un libro controverso? «Cronaca della fine» di Franchini a Casa d'altri
di Ugo Tarin
Aveva sperato che il libro gli cambiasse la vita e il libro non gliela cambiò.
Cronaca della fine, Antonio Franchini
Secondo appuntamento in web conference in attesa di ritornare ad incontri di persona per discutere di un libro insolito, Cronaca della fine di Antonio Franchini, scrittore e curatore editoriale di Mondadori dapprima e di Giunti Editore poi.
Perché libro insolito? Perché affronta e descrive la storia editoriale di un libro, La distruzione e del suo autore, Dante Virgili, dal momento in cui, alla soglia degli anni ’70 , il testo giunge presso la casa editrice Mondadori.
Ma che cosa hanno di così particolare l’autore e il suo libro? Il fatto che Dante Virgili sia un filonazista, ex collaboratore delle SS, con tendenze sessuali di varia natura e il libro ne rispecchi fedelmente le idee, incitando alla passata ideologia e auspicando distruzioni e violenze di ogni genere.
Era quindi un libro da pubblicare o no? Soprattutto in un’Italia in cui la cultura era tendenzialmente di sinistra e con un ’68 e relativa contestazione studentesca appena alle spalle? E, soprattutto, era da considerarsi commerciabile e l’autore degno di considerazione?
Franchini mette il lettore al centro del processo decisionale che ha coinvolto i vertici della Mondadori, riportando le motivazioni a favore e contro la pubblicazione del libro (ci furono ben sette riletture con esiti non omogenei) e, una volta finalmente pubblicato, descrivendo il supporto della casa editrice all’autore, nonostante nessuno ne condividesse le idee, per la produzione di un secondo libro che sarà proprio Franchini in qualità di futuro curatore editoriale della Mondadori a dover poi giudicare.
Il tutto ambientato in un mondo fatto di piccole furbizie, manie di onnipotenza, frustrazioni e speranze in cui la pubblicazione di un libro può anche cambiare la vita.
La discussione è stata coordinata da Corrado Melluso, direttore editoriale di NOT il quale, constatata le perplessità iniziali di noi lettori circa la scelta del libro, ci ha presentato con fervore le svariate problematiche legate al mondo dell’editoria: l’impostazione della proposta editoriale, la funzione dell’editor, i rapporti con gli autori, la differenza tra i modi di operare delle varie case editrici con l’evolversi dei tempi, rivelando uno scenario normalmente nascosto al lettore.
Un aspetto che ha fatto molto discutere e riflettere è come la necessità odierna di assicurare un fatturato condizioni fortemente le scelte editoriali, equiparando il libro a bene di consumo, oggetto quindi che deve seguire le stesse regole di mercato di un detersivo o di uno yogurt. Un po’ di amarezza quindi alla fine? Forse, ma sta proprio a noi lettori fare la differenza supportando quel mondo descrittoci da Franchini e appassionatamente raccontatoci da Melluso.
Ugo Tarin ha lavorato nel settore della ricerca e dell’innovazione tecnologica. Nonostante una laurea in fisica si stupisce ogni qual volta si accenda la luce schiacciando un interruttore. È tra i lettori più assidui di Casa d’altri.
Casa d’altri è il gruppo di lettura di minimum fax dedicato ai libri pubblicati dalle altre case editrici. Il prossimo appuntamento è mercoledì 9 settembre con Antonella Lattanzi e «Madame Bovary» di Gustave Flaubert. Qui trovi il diario degli incontri.