La quotidianità di un correttore di bozze, rinomato per la sua esattezza, con alle spalle un passato da reduce della Resistenza, e una grande fede verso il marxismo, l’ideologia che voleva correggere gli errori della storia. Una fede apparentemente incrollabile, ma che forse vacilla nel confronto con la realtà.

Il segno inciso con la sua matita o la sua biro nell’angolo destro in fondo alla pagina significava: nihil obstat, questo testo è pronto, senza errori, santificato dalla precisione. Che sia stampato, pubblicato, affrancato e inviato al lettore o al contribuente, al cliente o al venditore, alle parti o agli avvocati. Il testo è lì per mettere ordine nel mondo come soltanto gli scritti stampati possono farlo. Codice, pandette, registro, fascicolo o tomo. Ormai parafato. Con la sua parafa, a volte prima che l’inchiostro sul foglio sia completamente asciutto. Leggendaria come ogni perfezione.

 

Variazioni in rosso di Rodolfo Walsh, SUR

Protagonista di tre racconti, Daniel Hernández è un correttore di bozze che si improvvisa detective, riuscendo a risolvere i casi proprio grazie alla meticolosità e alla precisione che caratterizzano il suo lavoro.

Quando Rodriguez gli consegnò la pagina corretta, Daniel Mormorò:
“Sei minuti. Novantotto righe. Morel ha corretto ventidue prove di stampa.
Eccellente. Lei ha appena risolto il caso.”

 

Storia dell’assedio di Lisbona di José Saramago, Feltrinelli

Raimundo Silva sta lavorando alla revisione di un saggio che racconta un episodio storico del XII secolo quando, preso da un impulso improvviso, decide di inserire un “non” in una frase cruciale che ha l’effetto di alterare il significato del testo, e di cambiare prepotentemente il senso della storia.

I revisori, se potessero, se non fossero legati mani e piedi da un insieme di proibizioni più autorevoli del codice penale, saprebbero cambiare il mondo, instaurare il regno della felicità universale, dando da bere a chi ha sete, da mangiare a chi ha fame, pace a coloro che vivono in agitazione, gioia ai tristi, compagnia ai solitari, speranza a chi l’avesse perduta, per non parlare della facile liquidazione delle miserie e dei delitti, perché loro farebbero tutto con il semplice cambiamento delle parole, e se qualcuno ha dubbi su queste nuove capacità demiurgiche non deve fare altro che rammentarsi che proprio così sono fatti il mondo e l’uomo, con parole, certe parole e non altre, perché fosse così e non altrimenti. Sia fatto, disse Iddio, e immediatamente apparve fatto.

 

Credits
Molti dei suggerimenti di lettura vengono dal redattore e dalle redattrici di minimum fax, docenti del nostro corso dedicato alla correzione di bozze.
Ringraziamo il blog correttricedibozze, da cui abbiamo ripreso le citazioni di McInerney e Walsh.
L’immagine di copertina è tratta dal film La vita agra di Carlo Lizzani con Ugo Tognazzi

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