Una lista per Babbo Natale: i buoni e cattivi nei libri
Essere Babbo Natale è decisamente difficile. C’è il lungo periodo di super-produzione di doni, e poi lo stress della consegna, che deve avvenire in un’unica notte, a prescindere dalle condizioni atmosferiche più o meno avverse e dalle previsioni di volo della slitta con le renne. E poi c’è la gravosissima responsabilità emotiva ed etica di decidere chi merita un regalo e chi solo un po’ di carbone, di separare i buoni dai cattivi.
Abbiamo provato a metterci nei panni dell’omone del Polo Nord, stilando una piccola lista di personaggi buoni e cattivi presi dai nostri libri minimum fax preferiti. Alcuni di loro ci hanno messo seriamente in difficoltà.
Chissà se abbiamo giudicato bene. Voi che ne dite?
BUONI
Detective C. Card (Sognando Babilonia, Richard Brautigan)
Vuole fare il tipo duro e maledetto, ma proprio non ci riesce. Preferisce alla girgia realtà il sogno (anzi un sogno in particolare, con un’improbabile ambientazione storica). Non farebbe male a una mosca, ecco perché il regalo perfetto per lui è una pistola ad acqua.
Sofia Muratore (Sofia si veste sempre di nero, Paolo Cognetti)
Da bambina, adolescente e poi adulta affronta parecchi momenti no. Certo, non reagisce sempre nel migliore dei modi, ma alla fine trova, seppur con fatica, la sua strada. Va bene così, nessuno è perfetto. Per lei un caleidoscopio.
Liborio Bonfiglio (Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio, Remo Rapino)
Considerato il pazzo del paese, e quindi spesso trattato come tale da chi gli sta intorno, passa attraverso esperienze ed eventi storici di portata tremenda senza perdere la sua purezza. Gli piacerebbero dei palloncini colorati.
Zia Agnis (Avviso ai naviganti, Annie Proulx)
Aspra come l’isola di Terranova dove sceglie di tornare, è una donna coraggiosa, che soffrendo diventa più forte. La zia che tutti vorremmo nei momenti difficili: e infatti, che ne sarebbe di suo nipote Quoyle e delle due bambine senza di lei? Le si potrebbe regalare una tazzina da tè, e tante zollette di zucchero a forma di cuoricino.
Todd Aaron (Un ragazzo d’oro, Eli Gottlieb)
È il paziente più diligente del Payton LivingCenter (entro specializzato per il trattamento dell’autismo), fino a che non conosce un paio di persone, una non proprio buona, l’altra davvero irresistibile, che lo fanno diventare disubbidiente. E meno male! Per lui uno zaino con tutto l’occorrente per viaggiare. Tranne la mappa, quella ce l’ha già.
CATTIVI
Papà Glen (La bastarda della Carolina, Dorothy Allison)
Un uomo profondamente infelice e insicuro, con alle spalle un passato duro, che però sfoga brutalmente la sua frustrazione proprio su chi dovrebbe proteggere, in particolare sulla figliastra Bone. Non merita neanche un pugno di cenere.
Dottor Konig (Città di morti, Herbert Liebermann)
Professionista eccezionale nel suo lavoro di anatomopatologo, è l’unico in grado di fornire le prove per incastrare un crudele assassino. Eppure perde punti se lo si valuta come collega e come padre. Ma davvero è così sgradevole come sembra? Magari per lui del carbone dolce.
Freydis Eiriksdottir (La camicia di ghiaccio,William T. Vollmann)
Figlia di Eirik il Rosso, il vichingo che arrivò in Groenlandia, cova odio e trama vendetta per i suoi diritti calpestati. La sua sete di potere la porta a fare un patto con un demone, Amortortak, detto Camicia Azzurra, che non ha certo buone intenzioni. Per lei carbone, grigio e freddo.
Frank Wheeler (Revolutionary Road, Richard Yates)
Sposando completamente i comportamenti tipici dei mariti degli anni Cinquanta, non si mette mai nei panni di sua moglie April, anche quando lei è chiaramente e disperatamente infelice. Continua anzi ad andare avanti per la sua strada, con un’indifferenza che lo rende colpevole di tante cose. Carbone nero, nerissimo.
Tucker (Country Dark, Chris Offutt)
Reduce da una guerra sanguinosa, torna a casa per vivere finalmente una vita pacifica: Fino a che, per difendere i suoi cari torna, è costretto a tornare alle sue abitudini di soldato. È un fuorilegge, ma per sua moglie e i suoi figli è un buono. Come valutarlo?
Credits
Ebbene sì, anche questa immagine di copertina è di Norman Rockwell.
L’idea per il post viene invece da Armando Vertorano, ormai un esperto per tutto quel che concerne Babbo Natale.